LIVELLI DI ALLERTA
L’allertamento regionale, in linea con quanto previsto a livello nazionale, si basa sui codici colore, con quattro diversi livelli di criticità crescente a seconda della previsione dell’estensione del fenomeno e del suo impatto sull’ambiente, sulle attività antropiche, sui centri abitati e sulla salvaguardia della popolazione.
- Il livello iniziale è il codice verde, assenza di criticità.
- Il codice giallo riguarda criticità ordinarie facilmente affrontabili a
livello locale. - Il codice arancione è emesso in previsioni di fenomeni moderati, ma
con una portata ampia e probabili impatti rilevanti su persone e cose. - Il codice rosso infine indica una situazione estrema, sia per gravità che
per estensione.
VERDE
NORMALITA'
GIALLO
ATTENZIONE
ARANCIO
ATTENZIONE
ROSSO
PREALLARME ALLARME
LE FASI OPERATIVE
Le fasi operative sono tre, di livello crescente:
- attenzione
- pre-allarme
- allarme
FASE DI ATTENZIONE
È la fase in cui i fenomeni iniziano a manifestare i primi effetti. Può scattare con un’allerta di codice colore giallo o arancione. Le azioni da adottare sono le seguenti:
- attivare il personale reperibile e verificare la disponibilità di materiali e mezzi;
- pianificare le azioni di monitoraggio e sorveglianza dei fenomeni potenzialmente pericolosi da attivare in modo crescente all’approssimarsi degli eventi;
- monitorare la situazione utilizzando strumenti online (esempio: siti pubblici che visualizzano dati radar meteorologici);
- informare la popolazione sui comportamenti da adottare.
FASE DI PRE-ALLARME
È la fase in cui i fenomeni generano effetti in modo distinto e diffuso, anche a seguito del superamento di soglie di monitoraggio. Può scattare con un’allerta in codice rosso. Le azioni da adottare sono le seguenti:
- proseguire le azioni di monitoraggio e presidio del territorio, con particolare attenzione ai fenomeni potenzialmente pericolosi;
- verificare i superamenti delle soglie indicative dell’attivazione di scenari di rischio;
- avviare misure di contrasto non strutturali previste nel Piano di Protezione Civile;
- gestire l’attivazione delle misure di contrasto, mediante l’azione coordinata di Sindaco e Prefetto, per valutare l’attivazione dei centri di coordinamento locali di gestione dell’emergenza (Unità di Crisi Locale/Centro Operativo Comunale) e presidiare in sicurezza le aree più critiche;
- informare la popolazione sullo sviluppo dei fenomeni e dare indicazioni sui comportamenti da adottare per salvaguardare l’incolumità.
FASE DI ALLARME
L’attivazione della fase operativa successiva, quella di allarme, che corrisponde alla fase vicina alla massima gravità ed estensione dei fenomeni, deve essere sempre comunicata alla Prefettura e a Regione Lombardia.
Le azioni da adottare sono le seguenti:
- valutare il ricorso a misure di contrasto e soccorso, evacuazione ed assistenza alla popolazione;
- attivare, se non già fatto nella fase precedente, in coordinamento con la Prefettura di riferimento, i centri di coordinamento locali di gestione dell’emergenza (Unità di Crisi Locale/Centro Operativo Comunale) e comunicarne l’attivazione a Regione Lombardia, tramite la Sala Operativa di Protezione Civile.
